Prevenire un ictus è, finalmente, possibile. Routine medica e piccoli accorgimenti casalinghi possono scongiurare l’insorgere della malattia, scoprirli può salvare la vita.
Da una recentissima analisi redatta dall’Istituto Superiore di Sanità si evince un dato piuttosto allarmante circa la condizione clinica del panorama nazionale attuale che rivela, purtroppo, un’ elevata incidenza di ictus in grado di determinare anche i 200.000 casi l’anno solamente in Italia.
Di questa casistica, però, è doveroso sottolineare che l’80% va ad incentrarsi sugli episodi di danno cerebrale di nuova comparsa mentre il restante 20% è costituito da recidive. Ma su queste percentuali si può intervenire? Secondo nuovi studi d’avanguardia si, gli ictus si possono evitare anche attraverso una semplice prevenzione scaturita da naturalissimi espedienti.
Come evitare un ictus? Prevenzione e strategie
In Italia l’incidenza di ictus rappresenta, purtroppo, la terza causa di decesso oltre che la primaria causa d’invalidità. Si stima, infatti, che il 10-12% dei decessi vada a registrarsi proprio in seguito ad un ictus e che i sopravvissuti a tale tipologia di danno, con esiti e conseguenze più o meno gravi ed invalidanti, si aggirino attorno ai 913.000 soggetti. Un terzo dei sopravvissuti si ritrova, a circa un anno dall’evento acuto, a vivere anche condizioni di elevata disabilità.
Fortunatamente però, contrastare attraverso la prevenzione le tristi probabilità di incorrere in un ictus è ampiamente possibile e contrastare un’incidenza che potrebbe portare anche al preciso raddoppio di tale casistica entro il 2020 lo è ancor di più.
La prima regola da seguire per la prevenzione
Un dato incoraggiante ed estremamente significativo dimostra, tuttavia, che negli ultimi vent’anni l’incidenza di ictus in Italia risulta diminuita di quasi un terzo proprio grazie alla prevenzione! D’altronde è risaputo, prevenire è meglio che curare, ma come si attua questa forma di prevenzione? In primis è fondamentale conoscere la storia familiare, i precedenti casi di malattie cardiovascolari e sottoporsi a regolari visite di controllo in via cautelativa. Secondo i medici ed i più recenti studi si possono però attuare anche altre forme di prevenzione, ovvero, piccole azioni da compiere comodamente da casa e da accompagnare ai controlli medicali periodici per una più tenace lotta all’insorgere della patologia.
Prevenzione a tavola
La prevenzione rappresenta una delle forme più importanti di tutela contro l’ictus e spesso passa anche per la propria tavola. Ippocrate fu uno dei primi a comprendere l’importanza dell’healthy food, vale a dire, del cibo della salute e di una salute costruita proprio attraverso l’alimentazione. Ad oggi, la teoria di Ippocrate, è più convalidata che mai e rappresenta nella prevenzione dell’ictus un importantissimo e cruciale step.
La dieta
Pesce azzurro, agrumi, verdure a foglia verde, frutta ed olio extravergine d’oliva riducono le probabilità di comparsa della patologia del 20%. Gli alimenti giusti a tavola sono infatti le armi principali per la prevenzione dell’ictus e a ricordarlo c’è anche A.l.i.ce Italia Onlus, Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, il cui messaggio principale concerne proprio tale tematica. Consumare 200 grammi al giorno di frutta e verdura, per la precisione almeno due porzioni distinte tra i pasti principali, diminuisce il rischio di apoplessia del 32% nel primo caso e dell’11% nel secondo, mentre un elevato consumo di solo olio extravergine di oliva arriva addirittura ad abbassare il pericolo del 20% limitando all’11% i casi di mortalità. Un consumo da moderare riguarda, invece, i nutrienti come alcol, grassi saturi e sodio che vanno a gravare proprio sul rischio vascolare.
Il vino, ad esempio, dovrebbe esser ridotto ad un dosaggio che non superi i due bicchieri al giorno, mentre omega-3, fibre , potassio, magnesio e vitamine come B6 e B12 possiedono così spiccate capacità nutritive e protettive da renderne fondamentale l’assunzione attraverso alimenti come pesce azzurro, pesce spada, trota e salmone per almeno due volte a settimana con un dosaggio di sale, ovviamente, ridotto ad un massimo di 5 grammi giornalieri.
Tenere a bada lo stress
Altresì importante è la corretta gestione dello stato emotivo e dei livelli di tensione. Sull’ictus, infatti, esattamente come per l’infarto, può incidere anche lo stress, ragion per cui una fondamentale forma di prevenzione deve passare anche per l’aspetto psicologico. Come, infatti, precisa il Responsabile della Stroke Unit dell’Ospedale Careggi di Firenze e Professore di Neurologia all’Università di Firenze Domenico Inzitari: “Ci sono molte evidenze scientifiche che si stanno accumulando nel corso degli anni che confermano che lo stress sia uno dei fattori di rischio per l’ictus – ed aggiunge – alti livelli di stress azionano le difese immunitarie scatenando processi infiammatori molto dannosi per l’apparato cardiovascolare. C’è tra l’altro una produzione eccessiva di catecolamine, che attaccano le arterie.
Questo è un meccanismo diretto che può favorire l’insorgenza dell’ictus”.
I rimedi antistress
Fondamentale è, dunque, la cura per la propria persona: “Ritagliare del tempo per noi stessi – consiglia Inzitari – Dedicare ogni giorno almeno mezz’ora all’attività fisica, come una passeggiata a passo veloce o un giro in bicicletta, ma anche partecipare ad attività che ci divertono, che ci rilassano è fondamentale. Una sana alimentazione può giocare un ruolo fondamentale. Evitiamo invece lo sport troppo intenso, perché predispone al rischio di alcune anomalie cardiache”. Respirazione e Yoga svolgono un ruolo fondamentale, anche meditazione, pilates e tai chi.
Mens sana in corpore sano, dunque, e la prevenzione è assicurata.